lunedì 17 settembre 2012

PRESIDIO DEL 16 SETTEMBRE 2012 PRESSO LA STAZIONE DI GENOVA MANIN

Domenica 16 Settembre si è svolta presso la stazione di Genova Manin della Ferrovia Genova Casella la manifestazione da noi organizzata in occasione dell’entrata in vigore, da Lunedì 17 Settembre, del nuovo orario invernale 2012 – 2013 sulla F.G.C..
Ci siamo dati appuntamento alle ore 10.00 presso la stazione di Genova, raggiunta dalla stragrande maggioranza dei partecipanti col treno delle 9.00 da Casella.
Abbiamo subito esposto lo striscione preparato da Flavio Poggi, che ha riassunto benissimo lo spirito della manifestazione, “Uniti per il trenino”.
Infatti hanno partecipato non solo diversi utenti di Sant’Olcese, Serra Riccò e Casella, studenti con le proprie famiglie e lavoratori pendolari, ma anche cittadini di Sant’Olcese interessati alla valorizzazione, anche dal punto di vista turistico -ma senza prescindere dalla valenza trasportistica- di un vero e proprio simbolo, carico di storia, delle vallate dell’entroterra genovese. In prima linea c’era Cristina Trucco, alla quale dobbiamo la creazione e il successo della paginaFacebook “Salviamo il trenino di Casella”. Inoltre, in questa occasione abbiamo raccolto con viva soddisfazione la partecipazione compatta di tutta l’Amministrazione Comunale di Sant’Olcese, nonché dei rappresentanti dei gruppi di minoranza a Sant’Olcese, in persona rispettivamente del Sindaco Angelo Cassissa, del Vicesindaco Egle Belli, dell’Assessore ai Trasporti Massimiliano Tovo, del Capogruppo, Consigliere Claudio di Tursi, e di esponenti del gruppo Comitato Indipendente per Sant’Olcese, e della Consigliera Patrizia Altobelli del gruppo Centro Destra S.Olcese. Hanno presenziato, altresì, esponenti politici all’opposizione in Regione e al Comune di Genova.
Ha preso quindi la parola Silvia Bevegni, rappresentante del Comitato spontaneo, per fare il punto della situazione anche a seguito di una riunione convocata dall’Assessore regionale ai Trasporti Giovanni Enrico Vesco e tenutasi negli uffici della Regione Liguria Mercoledì 12 Settembre alla quale ha partecipato insieme a rappresentanti di A.M.T. ed F.G.C. e dei Comuni attraversati dal trenino.
In sostanza, secondo quanto è emerso dalla riunione in Regione, il nuovo orario, che pur mantenendo le 20 corse previste dal Lunedì al Venerdì ha comportato l’eliminazione della corsa delle 6.42 da Casella -già soppressa dall’orario estivo-, nonché la limitazione a Torrazza del treno delle 18.38 (ora 18.35) da Genova, pare sia stato introdotto al fine di conseguire risparmi di spesa da parte di A.M.T., nonostante il contratto di servizio tra Regione Liguria e A.M.T. sia finanziato con fondi vincolati al servizio ferroviario, nell’ambito del bilancio statale dal quale derivano.

Il problema da noi lamentato è che purtroppo, per effetto della riorganizzazione interna alla F.G.C., sia stata cancellata proprio la corsa più utilizzata nei giorni feriali, quella dedicata agli studenti ma fondamentale anche per numerosi lavoratori pendolari; inoltre rileviamo come la limitazione del percorso di una delle corse serali abbia violato il diritto alla mobilità di chi risiede oltre Torrazza, in frazioni ancor più lontane da Genova e prive di qualsivoglia alternativa.

Ciò nonostante il Comitato spontaneo degli utenti F.G.C., consapevole della situazione che vede un calo generalizzato di risorse economiche destinate al trasporto pubblico locale, ha preso atto responsabilmente delle scelte di A.M.T., a fronte delle quali molti pendolari sopporteranno, anche se loro malgrado, i sacrifici necessari.

Ma non si può negare che il nuovo orario invernale stia creando grossi problemi all’utenza della F.G.C., parte della quale probabilmente sarà costretta, laddove possibile, a cercare alternative; anche per tale motivo il Comitato ha intenzione di vigilare sull’evolversi della situazione, ed ha chiesto ad A.M.T. – F.G.C. che si provveda ad un monitoraggio delle frequenze nel quadro dei nuovi orari. È forte il timore che l’iniziativa del gestore, che ha cancellato corse strategiche e in fasce orarie “di garanzia”, possa determinare un’emorragia di utenza tale da portare alla “morte clinica” del trenino; qualora tale rischio si concretizzasse, non esiteremmo a chiedere che la Direzione della Ferrovia Genova Casella torni sui propri passi.

Quale indispensabile anche se piccola contropartita ai disagi imposti a pendolari e studenti, abbiamo chiesto, nel corso della riunione del 12 Settembre, che A.M.T. provveda, come auspichiamo da anni, all’introduzione di titoli di viaggio (almeno per gli abbonamenti mensili e annuali) unificati tra F.G.C. – A.M.T., in modo che con un unico abbonamento sia possibile viaggiare sul trenino ma anche sulla rete urbana genovese. Questo è attualmente previsto solo nella tratta da Genova a Pino dove valgono i titoli A.M.T. urbani, mentre per chi si sposta nelle tratte successive, divise in due zone tariffarie, non esiste alcun abbonamento unico F.G.C. – A.M.T.; ciò disincentiva l’utilizzo del trenino, e il Comitato si augura che a breve A.M.T. provveda a risolvere l’incongruenza, tanto più che l’azienda è stata sollecitata in tal senso dall’Assessore Vesco in persona, che ha appoggiato in pieno la nostra istanza.
Alla relazione di Silvia Bevegni ha fatto seguito l’intervento di Flavio Poggi, co-rappresentante del Comitato spontaneo, che ha sottolineato il carattere propositivo della “protesta”, tesa non semplicemente a lamentare il taglio di corse o i disagi che gli utenti dovranno subire, ma a sollecitare tutti i soggetti interessati affinché si possa predisporre un concreto programma di rilancio anche della fruizione turistica della Ferrovia Genova Casella, con il concorso degli enti locali e delle aziende, attraverso interventi graduali di recupero delle stazioni e della rete sentieristica ed iniziative concrete di valorizzazione, come eventi, informazioni pubblicitarie, visite guidate anche sul territorio, e così via.

Più volte infatti noi utenti abbiamo chiarito che, ferma restando la continuità del servizio della F.G.C. nell’ambito del trasporto pubblico locale, siamo favorevoli ad una ripresa della valenza turistica del trenino, sul quale da troppi anni gli Enti a ciò dedicati non investono più, nemmeno in termini di manutenzione delle aree verdi ed attrezzate intorno a stazioni e fermate.       
Infine hanno preso la parola il Sindaco e l’Assessore ai Trasporti  di Sant’Olcese, nonché i rappresentanti dei  gruppi di minoranza in Consiglio Comunale, tutti concordi nel ritenere che il trenino debba essere tutelato e valorizzato, e nell’assicurare il loro pieno sostegno alle nostre iniziative.

A conclusione dell’iniziativa, gli esponenti del Comitato ed alcuni utenti della Ferrovia Genova Casella sono stati intervistati dai giornalisti presenti, e due video sono stati pubblicati sul sito internet de Il Secolo XIX:
e su quello di Primocanale, che ha trasmesso il suo anche all’interno del telegiornale:




sabato 15 settembre 2012

IL FORUM LIGURE DEL T.P.L. E' CON NOI!

Abbiamo ricevuto, e pubblichiamo con piacere, un comunicato del Forum ligure del trasporto pubblico locale, a sostegno della manifestazione di Domenica 16. Il Forum è solidale con noi, questo ci conforta e ci incoraggia a portare avanti le nostre istanze, in una comune visione del trenino sia come mezzo di trasporto e di collegamento da e verso l'entroterra, sia dal punto di vista della sua valenza turistica. Forza!

sabato 8 settembre 2012

LA PROMOZIONE TURISTICA

Quando chiediamo che venga attuata una seria promozione turistica per esaltare la vocazione primaria della FGC intendiamo sia una campagna pubblicitaria ben fatta e destinata ad un largo pubblico, sia tramite l'avvio iniziative d'alto impatto come raduni ed altri eventi caratteristici (es  "il treno dei sapori", "alla scoperta dell'entroterra ligure",ecc..) che sappiano calamitare visitatori e coinvolgere anche l'entroterra genovese, sul modello di quanto realizzato verso i primi anni 2000.

Un buon esempio sul tipo di pubblicità da fare al nostro trenino lo si può trovare non lontano da Genova: durante l'estate 2012 la Metropolitana di Milano è stata invasa da manifesti come quello riprodotto qui sotto che pubblicizzavano la Ferrovia del Monte Generoso, in Svizzera.


Lo slogan citato, corredato di un'ampia foto panoramica, recita: "Monte Generoso. Panorama e sapori a 1 ora da Milano." mentre sul retro del manifesto vi sono orari, tariffe ed alcuni itinerari proposti che hanno come base di partenza proprio la linea in questione.

Anche la Genova-Casella offre un panorama mozzafiato, attraversa territori famosi per le loro peculiarità culinarie (salame, pesto, olio, vino, formaggi, carne, ecc..) e si trova ad un'ora da Milano, ma per la poca pubblicità fatta, pochi lo sanno e possono approfittarne. 


Ma non solo, navigando tra le pagine (non sempre di facile consultazione) del sito ufficiale della Ferrovia Genova Casella si scopre che sono innumerevoli i percorsi escursionistici, i siti d'interesse naturalistico e/o storico per non parlare dei percorsi eno-gastronomici raggiungibili grazie al nostro trenino. In effetti, la linea stessa è il punto di partenza per chi vuole praticare attività di outdoor come il trekking, la mountain bike o farsi semplicemente una gita fuori porta ma solo un internauta molto attento può venirne a conoscenza essendo attualmente l'unico tipo di pubblicità presente quella legata al passaparola. Che non basta.

Dal punto di vista delle iniziative in grado di richiamare un folto pubblico anche da fuori regioni, navigando sullo stesso sito, osserviamo che il trenino può vantare una lunga tradizione di successi sotto questo punto di vista interrottasi inspiegabilmente e rovinosamente con l'inizio della gestione AMT.

E' un vero peccato che simpatiche iniziative come "il treno di Babbo Natale" o "il Befana Express" che attiravano sempre un folto pubblico anche da fuori regione non abbiano continuato ad essere effettuate contribuendo a tenere viva la notorietà del trenino.

Dallo stesso sito sono infine scaricabili numerosi depliants informativi che, come testimoniano in modo assai eloquente le date su di essi riportate, risalgono ad almeno un anno fa a conferma del sospetto, confermatoci da alcuni operatori turistici, che da quando AMT è subentrata nella gestione, di materiale promozionale non s'è più vista l'ombra.

Nonostante tutto questo, persino il 16 d'agosto scorso, invece d'andare tutti al mare, c'era parecchia gente che affollava i treni della Genova Casella per andare a fare la gita in montagna e/o il pranzo in uno dei ristoranti nella zona di Casella e dintorni. 
Mentre, in occasione delle principali festività primaverili, la FGC ha registrato il tutto completo, con composizioni anche da 5 pezzi (il massimo ammesso sulla linea) che a malapena riuscivano a trasportare tutti (video TGR)...Il tutto nonostante non si fosse fatta nessuna promozione turistica di alcun tipo, a testimonianza che il potenziale c'è tutto.

Chiediamo pertanto che AMT (o chi per essa) si faccia artefice di vere iniziative volte alla seria promozione turistica della ferrovia anziché minacciare chiusure totali o parziali della linea che non solo non risolverebbero i problemi economici dell'azienda ma che priverebbero i genovesi di un piccolo gioiello (che se ben sfruttato può essere una vera risorsa) e gli abitanti dell'entroterra di un valido mezzo di trasporto sempre efficiente.

venerdì 7 settembre 2012

NUMERI DA SCARICARE


Ultimamente abbiamo avuto modo di assistere ad un insolito, contraddittorio e penoso balletto di cifre sulla FGC.

Un anno fa (ottobre 2011), AMT lasciava trapelare attraverso le pagine del SecoloXIX che la FGC perdeva un milione l'anno, mentre ora si parla, sulla stessa testata, di mezzo milione l'anno senza che ci siano stati significativi cambiamenti nella gestione... Viene dunque da chiedersi se abbiano davvero ridotto il deficit del 50% in pochi mesi (nel caso AMT dovrebbe prendere esempio per la situazione urbana) o se invece c'abbiano raccontato sin dall'inizio delle..."imprecisioni", chiamiamole così...

L' A.D. di AMT, Livio Ravera, nell'articolo odierno apparso sul SecoloXIX parla di 200 persone trasportate al giorno... La cosa "divertente" è che non meno di lunedì scorso il direttore generale di AMT, Stefano Pesci, durante un dibattito televisivo su Primocanale aveva parlato di 100 persone al giorno... In quattro giorni sono già raddoppiate??? Oppure ci sono anche qui delle... "imprecisioni", chiamiamole sempre così..

Per concludere ricordiamo che dal punto di vista economico (che sembra vada per la maggiore oggigiorno) il deficit della FGC è comunque del tutto trascurabile rispetto a quello di AMT nel suo complesso (in base alle dichiarazioni apparse sui media, il deficit di AMT risulta essere ALMENO QUARANTA volte SUPERIORE a quello della FGC).

Quindi risparmiare sulla nostra ferrovia è semplicemente inutile, per una pura questione matematica, in quanto non sposterà mai l'equilibrio globale di AMT e dannoso poiché distruggerebbe un piccolo gioiello che, se gestito bene, potrebbe essere una vera risorsa per l'entroterra genovese.


"Guarda quel treno
che sta arrivando da lontano
Guarda quel treno
che sta arrivando da lontano
E' nero come il fumo

e sta arrivando piano piano
"

(Numeri da Scaricare, Francesco De Gregori)








 

giovedì 6 settembre 2012

MANIFESTAZIONE DI PROTESTA SUI NUOVI ORARI - 16/9/2012 ORE 10.00

MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO LA PREVISTA ELIMINAZIONE DELLE CORSE DI STUDENTI E PENDOLARI

DOMENICA 16 SETTEMBRE ORE 10 STAZIONE FGC DI PIAZZA MANIN

Arrivo dei manifestanti con treno delle 9.00 da Casella

Con la reintroduzione dell’orario invernale AMT non intende ripristinare la corsa delle 6.42 da Casella e prospetta l’eliminazione o la limitazione a Torrazza della corsa delle 18.38 da Genova.

E' INDISPENSABILE LA MASSIMA PARTECIPAZIONE

FATECI AVERE LE VOSTRE ADESIONI!
Nell'interesse della collettività, anche chi attualmente non utilizza il trenino ma ritiene che la Ferrovia Genova Casella sia un patrimonio da difendere e promuovere, e non da uccidere, è invitato a partecipare!



martedì 4 settembre 2012

ACCUSE E RISPOSTE

Poichè spesso sentiamo dire falsità a proposito della Ferrovia Genova Casella, riteniamo opportuno replicare, senza parlare a vanvera, bensì alla luce di dati oggettivi e che possono essere documentalmente provati (a cura di Andrea Martinelli):

ACCUSA: La FGC non raggiunge il limite minimo di copertura del 35% dei costi di esercizio con i ricavi da traffico.

RISPOSTA: Quel limite è utopistico (comporterebbe la scomparsa del TPL da intere regioni) e può avere senso solo se calcolato come "media regionale per l’intero settore del TPL", come emerso dalla Conferenza Stato-Regioni la scorsa primavera.
Per la FGC, dove il contratto è inevitabilmente molto piccolo è inoltre comunque prevista, all'interno dello stesso, una deroga al 35%, mentre invece si considera l’intero TPL ligure, inclusa la FGC, la percentuale di legge del 35% è rispettata e superata ampiamente.
Inoltre, a giugno 2012 la Regione Piemonte ha chiuso tutte le linee che (stando ai suoi dati) non raggiungevano la percentuale del 8% per gli introiti da traffico definendo così un nuovo limite minimo più realistico dell’utopico 35%.
Immaginando di applicare questa nuova soglia alla FGC, si può immediatamente osservare che i ricavi da traffico, anche considerando valido il 10% stimato da AMT, sono abbondantemente sopra questo nuovo limite minimo.

ACCUSA: La velocità commerciale della FGC è troppo bassa per una ferrovia.

RISPOSTA: vero, ma se consideriamo le caratteristiche reali della FGC, piuttosto che la sua classificazione ministeriale, essa assomiglia molto di più ad una tranvia extra-urbana che ad una ferrovia (percorso breve, fermate frequenti e ravvicinate, sede promiscua ed -in futuro- mezzi di derivazione tranviaria). Se compariamo la velocità commerciale dalla FGC con le principali tranvie extra-urbane italiane, anche di recente realizzazione, essa risulta essere una delle linee più veloci

 
ACCUSA: Ma quale appeal turistico potrà mai avere la FGC?

RISPOSTA: La Ferrovia del Monte Generoso, in Svizzera, si fa pubblicità anche sulle vetture della Metropolitana Milanese con il seguente slogan: "Panorama e sapori ad 1 ora da Milano". Anche la Genova-Casella offre un panorama mozzafiato, attraversa territori famosi per le loro peculiarità culinarie (salame, pesto, olio, vino, formaggi, carne, ecc..) e si trova ad un'ora da Milano, ma per la poca pubblicità fatta, pochi lo sanno e possono approfittarne. Ma non solo: da molte fermate stazioni partono interessanti percorsi escursionistici verso l'entroterra (la linea stessa può diventare il punto di partenza per chi vuole praticare attività di outdoor come il trekking, mountain bike, ecc..) e la ferrovia custodisce mezzi di notevole valore storico-culturale (inclusa la locomotiva elettrica più antica d'Italia). Occorre, pertanto, attivare al più presto una seria campagna di promozione turistica volta a far conoscere la Ferrovia all'esterno. Iniziative coraggiose e di grande successo, come quella dello spettacolo teatrale "Donne in guerra", confermano che questa è strada giusta da seguire.


ACCUSA: La FGC è solo un spreco di danaro pubblico.

RISPOSTA: I costi unitari di esercizio della FGC sono generalmente più bassi di quelli di altre ferrovie in concessione italiane e pure il sussidio unitario (euro/treno*km) pagato dalla Regione Liguria ogni anno è molto più basso di quello corrisposto dalla stessa Regione a Trenitalia (dati 2011). La percentuale del sussidio per l’esercizio della FGC sull’ammontare della spesa per il TPL complessivo (gomma+ferro) ligure è irrisoria, circa l'1,5% (dati 2011).
Il servizio della FGC non è solo trasporto pubblico: il suo appeal turistico porta visitatori nella valle e contribuisce a far girare l’economia locale. Quando la maggioranza delle corse erano auto-sostituite, nel 2007, molti esercenti percepirono la notevole differenza d’incassi e lamentarono la cosa su parecchi giornali locali. Inoltre uno studio inglese illustra che per 1€ investito in una ferrovia turistica, si generano 3€ a beneficio dell’economia locale.

ACCUSA: Chiudiamo la FGC nei feriali e lasciamola attiva come attrazione turistica nei soli weekend.

RISPOSTA: L'uso del trenino solo il weekend/festivi può sembrare una specie di salvataggio o compromesso ma alla fine rischia di essere una cura peggio del male: si avrebbe un'infrastruttura (che richiede comunque manutenzione) sfruttata solo in parte (e dunque poco "ottimizzata") e poi va ricordato che la maggior parte (e le foto/segnalazioni pubblicate in rete lo dimostrano) dei turisti stranieri organizza gite e comitive con prenotazione di carrozze proprio nei feriali. Negli ultimi 2 anni la FGC è stata oggetto di numerosi investimenti sia sui rotabili, sia sull'infrastruttura: chiudere adesso (del tutto o in parte) significherebbe buttare via questi soldi prima che l’investimento abbia tempo di ammortizzarsi.

ACCUSA: non ci sono più soldi.

RISPOSTA: Paradossalmente, le risorse per l'esercizio della FGC sono le uniche risorse per il TPL a non essere state recentemente tagliate/modificate in quanto si tratta di risorse fiscalizzate (compartecipazione alle accise sul gasolio da autotrazione) sin dalla Finanziaria 2008. Ci sono stati, è vero, pesanti tagli del governo sulle altre voci di finanziamento del TPL, ma vista l'esiguità degli importi richiesti per il funzionamento della FGC (circa l'1,5% della spesa per il TPL complessivo (gomma+ferro) ligure) non è certamente la FGC una spesa troppo gravosa.

Il deficit attuale di AMT è ALMENO 40 (QUARANTA) volte superiore a quello (stimato dalla stessa AMT) della FGC... Quindi risparmiare sulla FGC è semplicemente inutile e dannoso, per una pura questione matematica, in quanto non sposterà mai l'equilibrio globale di AMT.

Anche in un giorno tipicamente "sfortunato" per una ferrovia, ovvero il 16 Agosto alle 13, con oltre 30° di temperatura, il trenino di Casella fa lo stesso il pienone!